Galliani: "La A riparte domenica"

"Domenica si gioca la quarta di campionato, non si scende in campo per la terza: il 17 e il 18 aprile verranno quindi recuperate serie A e B". Ad annunciare la decisione dell'Assemblea di Lega è l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani. Anche il patron del Catania, Antonino Pulvirenti, conferma la scelta dei presidenti. "Nessun braccio di ferro con il governo, nessuna serrata: credo che domenica si giocherà".
Adriano Galliani, uscendo dall'Hotel Hilton di Fiumicino, ha annunciato che il calcio ha scelto di ripartire. L'Assemblea informale della Lega ha ratificato la decisione di scendere in campo da domenica, dando fiducia al decreto d'urgenza del governo atteso per mercoledì. "Domenica si gioca la quarta di campionato - ha spiegato l'amministratore delegato del Milan -, non si disputa la terza: il 17 e il 18 aprile verranno quindi recuperate serie A e B". Un comunicato asciutto, ma che evidenzia la posizione assunta dai presidenti delle squadre dei nostri campionati maggiori.
Dopo il silenzio successivo ai tragici fatti di Catania il pallone ha ripreso, quindi, a correre sui campi di calcio. O meglio riprenderà mercoledì con il Torneo di Viareggio, il tradizionale appuntamento del calcio giovanile che doveva iniziare nella giornata di lunedì, ma la ripresa anche della serie A sembra proprio dietro l'angolo. Mancano ancora certezze, ma molto probabilmente tutti i campionati riprenderanno già nel corso di questo fine settimana. Lo conferma lo stesso presidente del Palermo, Maurizio Zamparini. "Siamo d'accordo per giocare subito, da domenica - ha spiegato al termine dell'assemblea informale delle società di serie A e B - ma una decisione verrà presa mercoledì". Giornata in cui si terrà il Consiglio dei Ministri, che dovrà dire l'ultima parola a riguardo.
"Siamo tutti d'accordo nel vietare le trasferte ai tifosi, quindi ci dovrebbero essere meno problemi di ordine pubblico - ha proseguito il numero uno del club rosanero. - Abbiamo espresso l'idea contraria alle partite a porte chiuse, perché le società in assenza di tifosi ospiti sono in grado di garantire la sicurezza degli stadi. A questo punto l'agibilità degli stadi può essere a discrezione dei prefetti che in ogni singolo caso potranno decidere se concederla o no". Anche il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, ha confermato che probabilmente si ripartirà già domenica e svela che "si ripartirà dalla quarta di ritorno, per la terza giornata stiamo ancora discutendo". Ora bisogna vedere se il governo, che sembrava categorico sulle porte chiuse agli stadi non a norma, accetterà la proposta.
C'è chi, però, non è affatto tenero con le istituzioni e minaccia provvedimenti drastici. E' Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, che arriva a parlare di sciopero. "I club probabilmente potrebbero anche decidere di non giocare - attacca -, se non ci sono le garanzie per quale motivo si deve giocare? Non mi sta bene che il governo tratti con superficialità un problema così importante e vitale in Italia, quale è il calcio".
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